Perché le organizzazioni del Terzo Settore, Associazioni o Imprese Sociali, rimanendo isolate non possono sperare di avere un futuro.

I nuovi bisogni, sempre più complessi e interconnessi, richiedono una presa in carico integrata e capacità di risposte innovative, che comportano, a loro volta, la messa in rete di esperienze, competenze e risorse.

Non ci sono progetti, bandi, iniziative che ormai non richiedano la capacità di coprogettare e costruire reti.

L’esperienza insegna come sia proficua la condivisione delle singole iniziative, per essere arricchite, integrate, rafforzate, così come per evitare inutili doppioni ed essere più efficaci sul territorio.

Per le organizzazioni del Terzo Settore non è poi più possibile rapportarsi singolarmente con le Istituzioni Pubbliche (Comuni, Piano di Zona, ATS, Istituzioni scolastiche, ecc.), in una logica di mera tutela delle proprie pur legittime posizioni e iniziative.

La riforma del Terzo Settore, in attuazione del principio costituzionale di sussidiarietà, riconosce un ruolo fondamentale alle organizzazioni del Terzo Settore nella realizzazione del nuovo welfare comunitario e generativo, che si esprime nella programmazione condivisa e nella coprogettazione con gli enti pubblici di servizi ed interventi, e nella loro gestione in partnership.

Solo la presenza di un ente riconosciuto e che abbia la rappresentatività delle diverse organizzazioni del Terzo Settore del territorio, può garantire che si sviluppi appieno e in modo corretto tutto ciò.

Attualmente Il Forum del Terzo Settore Alto Milanese è un organismo riconosciuto istituzionalmente dal Piano di Zona, in qualità di soggetto rappresentativo di tutto il Terzo Settore: al Forum, infatti, è riconosciuta la nomina di 4 rappresentanti nel Tavolo di programmazione del Piano di Zona. Collabora inoltre con le Aziende Sociali e ha avviato un tavolo di consultazione con l’ATS.

Non resta quindi che aderire al Forum del Terzo Settore Alto Milanese, se si vuole essere protagonisti del nuovo welfare.